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Quel che affidiamo al vento - Laura Imai Messina


Copertina Lbro "Quel che affidiamo al vento"

"Quel che affidiamo al vento" di Laura Imai Messina, proposto per il Premio Strega nel 2020, è un capolavoro letterario che trascende i confini del dolore, della perdita e della speranza. La narrazione prende vita dal vero e suggestivo fenomeno della "cabina del vento" in Giappone, una cabina telefonica solitaria in cui i sopravvissuti al tragico tsunami del 2011 si recano per "chiamare" i propri cari scomparsi, affidando i loro messaggi al vento.


Situato sul fianco della Montagna della Balena, il giardino Bell Gardia racchiude questo telefono senza fili, un ponte tra il mondo dei vivi e quello dei morti. È qui che incontriamo Yui, una giovane donna devastata dalla perdita della madre e della figlia nello tsunami. Attraverso la sua storia e la sua interazione con Takeshi, un medico che sta affrontando il proprio lutto, Messina esplora i delicati sentieri della resilienza, dell'elaborazione del lutto e del potere guaritore dell'amore e della connessione.

Il romanzo è una meditazione sulla fragilità e la forza della natura umana di fronte alla catastrofe. La scrittrice affronta con sensibilità il trauma dello tsunami, intrecciando con maestria la realtà cruda e la speranza, e suggerendo che la magia e il miracolo si trovano spesso nelle pieghe più impreviste della vita.

Il modo in cui Laura Imai Messina svela la trama, arricchita da citazioni e recensioni di altri autori, rende il libro un'esperienza avvolgente, in cui ogni pagina sembra sussurrare segreti e rivelazioni. E mentre i personaggi lottano, si rialzano e si riconnettono, ci ricordano l'importanza di affrontare il passato, abbracciare il presente e avere sempre speranza nel futuro.


In sintesi, "Quel che affidiamo al vento" non è solo un romanzo, ma un viaggio emotivo, un tributo alle anime perse e una celebrazione della capacità umana di superare e rinnovarsi.



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