Muori di lei - Stefano Sardo
- Cristina Fiore

- 15 ott
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 16 ott

Muori di lei regia di Stefano Sardo, uscito nelle sale il 20 marzo 2025, è un film che non è facile spiegarlo , non si commenta con “bello” o “mi ha annoiato”, ma ti prende il cuore con le mani sporche e ti chiede: sei sicuro che vuoi ancora sentire?
l film passa da commedia romantica a thriller/noir, mostrando che le azioni intraprese per realizzare un desiderio possono portare a effetti inaspettati, spesso distruttivi.
La storia racconta di Luca (Riccardo Scamarcio), voce narrante del film, che interpreta un marito annoiato, un uomo che scivola lentamente nella voragine di un amore assoluto con una vicina di casa attraente e misteriosa. Amanda (Mariela Garriga) non è solo l’amante clandestina che lo trascina in un vortice di passione e mistero. Non è amore, non è odio , diventa dipendenza emotiva, salvezza sbagliata, fame dell’altro.
Luca e Amanda non interpretano. Vivono.
E quello che vivono sullo schermo ci riguarda tutti.
Sara, la moglie, interpretata da Maria Chiara Giannetta, dal momento in cui entra in scena, non chiede di essere capita. Non cerca giustificazioni, non offre certezze. È fatta di contraddizioni: dolcezza che taglia, sguardi che abbracciano e poi respingono, silenzi che valgono più di mille parole.
La regia è fatta di silenzi, di attese, di primi piani che non giudicano ma osservano. Le luci sono spente anche quando c'è il sole.
Bisogna stare attenti a quello che si desidera!
Quello che viene ripetuto nel film è che non basta volere, bisogna essere pronti a quel che comportano le scelte, la sofferenza, il confronto con la realtà, non è solo il desiderio che conta ma anche la capacità di fare i conti con le sue implicazioni.
Desiderare qualcosa può implicare tradimento (di sé, degli altri), sacrificio, bugie, segreti. Nel film la passione per Amanda si intreccia con l' assenza della moglie, con le tensioni personali e familiari, con il senso di colpa, con la collera dell’ignoto.
Quel che desideri potrebbe avverarsi, ma non come te lo immaginavi. Le conseguenze possono essere pesanti.
Muori di lei appare come uno snodo decisivo dove tutto ciò che è stato seminato (desiderio, bugie, conflitti interiori) converge in una resa dei conti.
Il finale non è solo “colpo di scena” ma invita lo spettatore a ripensare chi comanda la trama: protagonista o sceneggiatore della propria vita?
Muori di lei è un film significativo, con abbastanza meriti per essere visto, discusso e apprezzato.






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