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Dieci Minuti - Maria Sole Tognazzi

Dieci Minuti


Dieci Minuti regia di Maria Sole Tognazi, ispirato al romanzo Per dieci minuti di Chiara Gamberale, uscito nelle sale a gennaio 2024, è uno di quei film che non ti urla addosso, ma ti parla piano, ti accompagna dentro una storia che sembra piccola, ma in realtà tocca corde profonde.


La regia è pulita, essenziale , non cerca di strafare, ma lascia che siano gli attori e le emozioni a parlare.

La Trama parte da una premessa semplice: cosa succederebbe se, ogni giorno, ti venissero rubati 10 minuti di memoria? Cosa significa davvero "vivere il presente"?


Il film ti porta dentro il dolore, la confusione, ma anche la determinazione della sua protagonista a trovare la strada della rinascita , fa percepire allo spettatore il dolore dell’abbandono, la solitudine, l’insicurezza, e il disagio esistenziale, trasmettendo l’idea che i “dieci minuti” hanno in sé qualcosa di vero, di quasi terapeutico.

La narrazione gioca sui tempi frammentati, flashback che ritornano, slittamenti temporali che riflettono lo stato psicologico della protagonista.



Barbara Ronchi in Dieci Minuti  è semplicemente straordinaria. Interpreta una donna che, dopo un trauma, comincia a perdere dieci minuti di memoria ogni giorno. Un ruolo complicato che poteva facilmente scivolare nel melodramma ma lei riesce a farti entrare nella testa della protagonista, nei suoi vuoti mentali, nei suoi tentativi di restare a galla. E lo fa con un realismo quasi spiazzante. Quello che colpisce è la sua capacità di non cercare mai la scena, ma di farti sentire che ogni scena è vissuta davvero.

Margherita Buy interpreta la dottoressa Brabanti, la psicoterapeuta che guida Bianca nel suo viaggio di rinascita, che non cede a sentimentalismi, ma propone delle “sfide” concrete alla sua paziente per rompere la stagnazione emotiva

Incarna l’idea che la guarigione psicologica non passi solo dal “parlare”, ma dalla pratica: uscire dalla comfort zone, misurarsi con il mondo concreto.


A chi ama il cinema intimo, drammatico e riflessivo; a chi è sensibile alle storie di crisi interiori e cambiamento personale; a chi non ha bisogno di colpi di scena continui ma di senso e introspezione, consiglio questo film che vederlo non ti cambia la vita, ma può darti lo spunto per cominciare a farlo.






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