Caffè amaro - Simonetta Agnello Horbny

Amaro, intenso e siciliano

cosa resta dopo la fine

Caffè amaro è una storia che profuma di Sicilia, di polvere antica nelle stanze nobiliari e di desideri inappagati che non fanno rumore, ma scavano a fondo.

La protagonista, Maria, ha il passo timido di chi cresce in fretta: figlia di una famiglia socialista, si ritrova giovanissima moglie di Pietro, un uomo molto più grande, ricco e abituato agli eccessi. Il matrimonio non è solo una prigione o un patto sociale, ma il primo gradino di una scalata interiore. Maria scopre il piacere, la responsabilità, la gestione di una casa dove le ombre dei debiti e delle passioni sono sempre pronte a bussare. Accanto a lei si muovono figure che rimbalzano tra tradizione e cambiamento, tra un passato sordo e un futuro che stenta a decollare.

E poi c’è Giosuè, il filo che tiene insieme le scelte (e le rinunce) di una donna che vuole essere protagonista, anche quando la vita sembra chiedere solo sacrifici silenziosi. La storia tra Maria e Giosuè non ha clamori: è fatta di sguardi, attese, incontri che bruciano senza consumare. Attorno, la Sicilia brulica di fermenti sociali, di guerre, di una nobiltà che si sgretola ma non si arrende.

Si chiude il romanzo e resta quel retrogusto amaro, come la tazzina svuotata troppo in fretta, ma anche un fondo di dolcezza per chi ha la pazienza di ascoltare i silenzi tra le righe. Qui l’amore non è solo passione, è scelta che si rinnova, è dignità che non teme il giudizio. “Caffè amaro” è il viaggio di chi si salva – se non dal mondo, almeno da sé.

Un libro che lascia il segno, senza chiederlo.

Sicilia, 1980 : il 35enne Pietro Sala, si innamora della 14enne Maria Marra e la chiede in sposa nonostante sia innamorata del suo migliore amico Giosuè Sacerdoti che contraccambia ma...Per scoprire come prosegue non vi resta che leggere caffè amaro primo affascinante capitolo di una saga che vi terrà col fiato sospeso fino alla fine.

Barbara Quadri