Il film "Barbie", del 2023, sorprende e destabilizza lo spettatore attraverso un'avventura che diventa ben più di un semplice viaggio in un mondo colorato e fantastico, mettendo in discussione lo stereotipo della donna perfetta e sempre felice, tradizionalmente associato al celebre giocattolo. Le protagoniste vivono in un'utopia femminista apparente, Barbieland, dove le donne, rappresentate da varie versioni di Barbie, mantengono posizioni di potere e indipendenza, mentre i Ken appaiono come figure ricreative e non essenziali alla struttura socio-economica.
La pellicola si dimostra coraggiosa nel sviscerare temi come gli standard di bellezza, l'identità di genere e il significato dell'autonomia personale. Barbie, attraverso un processo di "umanizzazione" e imperfezione improvvisa, si inoltra in una missione esplorativa che le svela le dinamiche complesse e spesso contraddittorie del mondo reale, così come il peso delle aspettative e delle ansie che il suo stereotipo ha imposto a generazioni di giovani utilizzatrici. Il film evoca riflessioni critiche sugli ideali di perfezione e sul bisogno di riconsiderare il concetto di empowerment femminile in una società post-femminista.
Tuttavia, la pellicola non manca di incappare in alcune incongruenze narrative e in una rappresentazione a tratti superficiale delle tematiche di genere, oscillando tra momenti di profondità inaspettata e sequenze che sembrano rifugiarsi in una comicità scontata e in soluzioni narrative troppo comode e prevedibili. L'inversione dei ruoli di potere tra Barbie e Ken, per esempio, pur offrendo spunti interessanti sull'importanza della parità e del rispetto reciproco, rischia di sminuire la critica al patriarcato, proponendo una visione semplificata dei meccanismi di potere e sottomissione.
"Barbie" è un film che si bilancia tra coraggio e contraddizione, tra riflessione critica e momenti di leggerezza quasi frivola, offrendo al pubblico un’esperienza insolita e stimolante, che svela quanto gli stereotipi di genere siano radicati e difficili da smontare, anche quando ci si avventura in un mondo fantastico dove tutto sembra possibile.