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Manuela Moschin

Aggiornamento: 16 gen



Foto di Manuela Moschin

Chi è Manuela?


Manuela Moschin è nata a Mestre (VE), dove si è laureata in Storia dell’Arte presso l’Università Ca’ Foscari.


È fondatrice del blog LibrArte.eu, del canale YouTube e della pagina Facebook omonimi. Collabora in linea diretta con storiedilibri.com e diverse testate online.


La passione e l’interesse per le materie umanistiche sono i motivi per cui dedica il suo tempo libero all’arte e alla scrittura, visitando musei, città d’arte e leggendo libri. I suoi modelli di riferimento sono i classici tra i quali spiccano in primo piano le sorelle Bronte, Dostoevskij, Pirandello e Tolstoj.


Per quanto riguarda gli autori contemporanei nella sua libreria non mancano Murakami ed Ernaux, mentre di recente ha scoperto Fosse. Tagore invece è uno dei suoi poeti preferiti. Si interessa anche di saggistica spirituale leggendo Thich Nhat Hanh e Paramahansa Yogananda. Pratica yoga e meditazione, seguendo gli insegnamenti legati alla tradizione filosofica indiana. Ascolta musica classica, soprattutto quella di Chopin, Mozart, Bach, Debussy e Beethoven, ma anche di cantautori come Cesare Cremonini. Inoltre, ha una particolare predilezione per le colonne sonore prodotte da Hans Zimmer oppure da John Williams. Per di più, studiando storia dell’arte ha imparato ad apprezzare una grande varietà di artisti italiani e stranieri. Essendo veneziana prova una certa passione per l’arte veneta, come quella di Bellini, Giorgione, Tiziano, Veronese, Lotto e Tintoretto. Da oltre un anno è impegnata alla stesura di un nuovo saggio d’arte.


 

“Sul pianoforte mani prodigiose

celebrano nuovi orizzonti

tra terra e cielo

tra mare e sole

una musica si sposa.

 

Le note volteggiano sullo spartito

come onde furtive sulla superficie del mare

con le parole che diventano lirica.

 

Chiudo gli occhi, ascolto il suono del piano

nell’immensità di un concerto si compongono melodie.

 

Nessuna pena

nessun pianto

solo distese di campi ricoperti di lavanda in fiore

su scenari di salvifica energia”.



Manuela Moschin

Sinfonied'autore

Un giglio bianco al 4910





Chi è Manuela scrittrice?

 

Manuela comincia la sua carriera di scrittirce nel 2021 con ātman, pubblicato Storie di Libri, che in sanscrito è traducibile come soffio vitale o coscienza spirituale, una raccolta di poesie.


Di seguito Manuela pubblica:


- Nel 2022, insieme a Pasquale Cavalera e altri 2 colleghi scrittori, si cimenta nella scrittura di una raccolta di racconti dal titolo Risveglio, pubblicato con i Storie di Libri

- Nel 2022 pubblica, con Espera Edizioni, il saggio Le Metamorfosi di Ovidio nell’arte

- Nel 2023 ha pubblicato assieme a sua madre Mirella Alberti (deceduta nel 2004) la raccolta di poesie Un giglio bianco al 4910, a cura di Storie di Libri, Il ricavato delle vendite dell'opera sarà devoluto all’orfanotrofio di Cap-Haitien, situato ad Haiti, tramite l’Associazione di volontariato Pane Condiviso ODV.



Le opere di Manuela?



Copertina Libro ATMAN

Quante anime sono imprigionate in un'opera d'arte? Forse una, l'anima di chi l'ha generata, con l'ispirazione a elevare il Sé fino alla completa fusione con la materia. Forse due, l'anima dell'artista e l'anima di colui che contempla la tela o sfiora col pensiero i candidi marmi, che ascolta melodiose note o si immerge con passione in uno scritto, in grado di riconoscere nel talento creativo frammenti dimenticati della propria esistenza. Forse infinite, poiché l'anima rappresenta il dogma assoluto del creato. E l'anima è atman, fulcro dell'essenza divina, il soffio vitale, atman è la coscienza spirituale che si raggiunge attraverso l'amore, il perdono, la pace. E atman è rispetto, sentimento di stima in una realtà dove il tempo e il caso non esistono, mere invenzioni terrene pensate per allontanare sempre più l'uomo da Dio. Prefazione di Pasquale Cavalera.





Copertina Libro Le metamoforsi di Ovidio nell'arte

Se il poeta romano Publio Ovidio Nasone (43 a.C. – 17 d.C.) non avesse creato il poema epico-mitologico Metamorfosi, una cospicua quantità di opere d’arte non esisterebbe. Il saggio analizza la celeberrima opera poetica, per mezzo della quale si è creato un rapporto sintonico con le opere d’arte prodotte nei secoli ed esamina con peculiare attenzione i dipinti, gli affreschi e le sculture che hanno avuto come tema le Metamorfosi di Ovidio. L’opera letteraria gode fin dall’antichità di un fascino singolare, in quanto attrasse letterati, artisti nel campo dell’arte e del mondo teatrale, diventando motivo di illuminazione. Ovidio fu un poeta magistrale, creatore di un’arte letteraria che tuttora offre spunti di studio e di analisi. L’autrice sofferma la sua attenzione sul significato di alcuni miti, esaminando il ruolo da loro assunto nell’arte e nella letteratura. Ogni dipinto, affresco o scultura indagati sono preceduti sia dai versi riferiti alla composizione poetica, vale a dire dal mito che un tempo veniva interpretato artisticamente, che da una sintesi riassuntiva utile per conoscere i racconti legati alla mitologia.





Copertina Libro RISVEGLIO

Dall’incontro di quattro voci nasce “Risveglio”, opera curata e garantita da Storie di Libri (collana: Le storie). Gli scrittori impegnati in questo progetto sono Alessandro Fort, Luigina Parisi, Manuela Moschin e Pasquale Cavalera. Copertina di Pedro Lava.


Raffaella Scorrano



Undici storie tracciano il disegno degli Autori: prendere consapevolezza della contingenza esistenziale in cui si è inevitabilmente immersi. Si tratta di un’analisi concreta della vita, allorché le corde della coscienza iniziano a vibrare scatenando processi emotivi propulsivi. Stile e linguaggio dimostrano quanto “l’esistenza sia un pieno che l’uomo non può abbandonare”, si direbbe alla maniera sartriana. Si tratta di recuperare le chiavi di accesso al Logos, dis-incantati dinanzi a una realtà che richiede forza, coraggio, determinazione, militanza, interesse metafisico e psicologico nel rispetto di una vita che non può essere lasciata in balia del caso. Per ciascuno occorre piuttosto ri-trovare le condizioni di una cognizione di causa che diventi di volta in volta il preludio di nuovi cominciamenti.


Questi racconti sono lo svolgimento di temi trattati nel tempo della vita, per decidere se e come abitare la complessità senza esserne travolti. Si valuta il peso di una ingombrante gravità sisifea della quale occorre liberarsi, affinché si illuminino le feritoie del vissuto, invitando a cambiare punto di s-vista. Un percorso benevolo di educazione alle emozioni, capace di offrirci la sua prorompente forza liberatoria.





Copertina Libro Un giglio bianco al 4910

Siamo di fronte a due mondi che si sfiorano e si cercano, quasi una veggenza che domina madre e figlia e permette loro di attraversare uno spazio-tempo convergente, in grado di far battere i due cuori all’unisono per mezzo della poesia.

Alberti urla soffocata dalle sue catene, per poi cercare la Luce del Signore, riponendo in Lui ogni speranza. E questa nuova e immaginifica dimensione le ha permesso di liberarsi dalla sofferenza terrena, consentendole di attendere con fiducia la rinascita in luoghi dove l’Universo si fa immortale, come in una sorta di ricompensa e rivincita. Moschin canta con voce sottile le sue melodie, spalanca il cuore, manda baci di passione e sorride alla vita, come se il tempo fosse prigioniero dentro una clessidra e obbedisse ai suoi più intimi desideri. Perché per lei la poesia è libertà, un ponte per andare oltre.

Il ricavato della vendita del libro sarà devoluto all’orfanotrofio di Cap-Haitien, situato ad Haiti, tramite l’Associazione di volontariato “Pane Condiviso ODV”. (Prefazione di Paolo Pagliaroli)




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