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Luigina Parisi

Aggiornamento: 1 dic 2023



Foto Luigina Parisi

Chi è Luigina?


Luigina Parisi vive nella fantastica provincia di Lecce. Laureata in Scienze Biologiche ha sempre coniugato l’amore per le scienze con quello per la scrittura.

Il suo hobby preferito è la lettura e, fin da piccola, fantasticava sulle storie che leggeva. Tutto ebbe inizio con Il libro Cuore seguito poi dai grandi classici, opere contemporanee con una particolare attenzione alle opere degli autori emergenti.

Luigina fa parte dell'associazione Biblioidee di lettura che organizza eventi culturali, presentazioni di libri, flashmob poetici e tanto altro, è appassionata di musica e di camminata, attività che l'aiuta a riequilibrarsi internamente e a pensare in modo rilassato:


"Le migliori idee mi vengono mentre cammino. Prediligo portare i miei passi verso il mare, ma anche la campagna ha il suo fascino. D’estate scelgo posti boschivi per le mie passeggiate.

Adoro il silenzio e non soffro mai di solitudine. Per me il silenzio è un luogo, il luogo dei miei momenti creativi."





Chi è Luigina scrittrice?


Luigina Parisi esordisce come scrittrice nel 2019 vincendo un concorso letterario con il racconto Sara; questa prima esperienza la porta alla pubblicazione della raccolta di racconti Malurmia, per VJ Edizioni, raccolta rivista nel 2022 e ripubblicata da Storie di Libri.

Ecco cosa succede dopo l'esordio:


- Nel 2020 pubblica, con Musicaos Editore, il romanzo Un abbraccio sospeso

- Nel 2021 pubblica, con Storie di Libri, la raccolta di poesie Fiori di canto

- Nel 2022, insieme a Pasquale Cavalera e altri 2 colleghi scrittori, si cimenta nella scrittura di una raccolta di racconti dal titolo Risveglio

- Nel 2023, pubblica con Storie di Libri, la raccolta di poesie D’invisibile è tessuto l’amore




Le opere di Luigina?




Copertina D'invisibile

La poesia arriva senza chiedere permesso e pretende di esistere, ignorando ogni forma di modestia. Sa renderci semplici manovali della parola, ubbidienti a ciò che ci attraversa, anche se non sappiamo da dove essa arrivi e dove ha intenzione di andare. Vivere non è solo soddisfare i bisogni primari né assecondare quelli imposti dai media. Vivere è provare sentimenti e saperli riconoscere, tessere empatia e saperla gestire, è navigare dentro sé, esplorare il mondo e saperlo vedere. E per tutto questo occorre un bagaglio cospicuo di vocaboli, per restare umani e non farci ingurgitare da un meccanismo infernale che ci vuole solo consumatori. Le parole, quelle vere, organizzate in storie o in versi portano messaggi, si prendono cura dei nostri aspetti pulsionali, emotivi e sentimentali. Con esse ci riconosciamo nell’altro, con esse creiamo ponti che sanno abbattere muri. Non c’è pensiero maturo senza delle buone parole; sono armi con cui tagliare lo stantio delle abitudini, sono vascelli che portano altrove, un utile strumento per un’evoluzione di modi e di sostanza.

L’invisibile che abbiamo il dovere di coltivare consiste nell’aver cura del nostro mondo interiore, dell’autenticità della nostra anima, che va preservata dalle maschere che la vita ci costringe spesso a indossare e che imbellettiamo senza poi trovare il tempo di deporle per riflettere solo su noi stessi”.


Tina Cesari




Copertina Risveglio

Dall’incontro di quattro voci nasce “Risveglio”, opera curata e garantita da Storie di Libri (collana: Le storie). Gli scrittori impegnati in questo progetto sono Alessandro Fort, Luigina Parisi, Manuela Moschin e Pasquale Cavalera. Copertina di Pedro Lava.


Raffaella Scorrano


Undici storie tracciano il disegno degli Autori: prendere consapevolezza della contingenza esistenziale in cui si è inevitabilmente immersi. Si tratta di un’analisi concreta della vita, allorché le corde della coscienza iniziano a vibrare scatenando processi emotivi propulsivi. Stile e linguaggio dimostrano quanto “l’esistenza sia un pieno che l’uomo non può abbandonare”, si direbbe alla maniera sartriana. Si tratta di recuperare le chiavi di accesso al Logos, dis-incantati dinanzi a una realtà che richiede forza, coraggio, determinazione, militanza, interesse metafisico e psicologico nel rispetto di una vita che non può essere lasciata in balia del caso. Per ciascuno occorre piuttosto ri-trovare le condizioni di una cognizione di causa che diventi di volta in volta il preludio di nuovi cominciamenti.


Questi racconti sono lo svolgimento di temi trattati nel tempo della vita, per decidere se e come abitare la complessità senza esserne travolti. Si valuta il peso di una ingombrante gravità sisifea della quale occorre liberarsi, affinché si illuminino le feritoie del vissuto, invitando a cambiare punto di s-vista. Un percorso benevolo di educazione alle emozioni, capace di offrirci la sua prorompente forza liberatoria.





Copertina Fiori di Canto

Riflessioni, desideri, ansie, paure, sogni trovano spazio nelle parole che da sempre amo far fluire nei versi. Ricerco nella poesia il mio superfluo necessario, che restituisce qualità alla vita.

“Fiori di canto” è la mia prima raccolta di poesie, selezionate tra quelle scritte in un ampio arco temporale. Spero che la lettura vi sappia trasportare su quelle rive accarezzate dai flutti dove molte di queste poesie sono nate. E ci troveremo lì. Ci riconosceremo perché saremo soli, intenti ad ascoltare ciò che i più non sentono e a vedere ciò che altri, ormai, neanche guardano. Ci sfioreremo con gli occhi per risvegliare la magia, senza interrompere il nostro parlare col mare.






Copertina Un abbraccio sospeso

L’incontro di Gloria e Luca avviene per caso, quando un banale imprevisto diviene il pretesto per approfondire una conoscenza.

Ciò che avviene giorno dopo giorno è la costruzione di un’amicizia che diviene sempre più salda. Gloria vive una storia difficile con Michele, e trova sostegno nelle email e nei messaggi che scambia con Luca, con cui finisce per raccontarsi, giorno dopo giorno. Si tratterà di un incontro che cambierà le loro esistenze. Chat, squilli, notifiche, messaggi, la realtà di una vita virtuale affianca la quotidianità di Gloria, tra gli studi universitari a Milano e l’amata città di Castro, che la attende in ognuno dei ritorni in questo romanzo dove:


Lo stile semplice ed etereo, rende la lettura immediata e scorrevole, la scrittura depurata da virtuosismi e sovrastrutture è una Prosa viva ed elegante, dal taglio intenso e deciso, dal movimento elastico, dalla cadenza delicata e ordinata, capace di destare l’entusiasmo del Lettore e di scatenare la voglia di Leggere e Ri-leggere”.


postfazione di Chiara Armillis





Copetina Malurmia

Malurmia è il termine dialettale salentino con cui si indica un’anima che vaga, forse in pena, alla ricerca di qualcosa di incomprensibile a chi la guarda; appare come un’ombra selvaggia, una mal’ ombra appunto. È anche il termine scherzoso con cui le nonne scacciavano noi bambini quando bazzicavamo loro intorno senza apparenti motivazioni. Malurmia per me è l’inquietudine che ci permette di alzare il volto al cielo e chiedere, è lo sguardo che scava e si interroga. Mi ha sempre affascinato l’ombra, intesa nel senso junghiano del termine, cioè il lato segreto o sconosciuto di sé stessi. E amo il sole perché è in grado di renderla visibile.


"Credo sia soprattutto nell’ombra che risiede l’essenza di ognuno e che sia essa a dare significato alla luce. In questa raccolta di storie narro delle ombre che gli animi sensibili si portano dentro, spesso ignorate o volutamente sepolte."







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