top of page

Rita Greco - Premio LUCREZIO - Premio Nabokov 2024



Rita Greco

Rita Greco è nata e vive a Mesagne (Br). Ha pubblicato le raccolte di poesie “Perché ho sempre addosso un cielo” (2007) e “La gioia delle incompiute” (Ladolfi Editore, 2021 – prefazione di Alfonso Guida).  

Diplomata attrice professionista presso la Scuola d’arte drammatica della Puglia “Talìa”, ha condotto laboratori di teatro-poesia per bambini nella scuola primaria e in collaborazione con associazioni locali. È vicepresidente dell’associazione culturale “Solidea 1 Utopia” e presidente di giuria per la poesia edita del premio letterario nazionale “Città di Mesagne”, ideato e curato dalla stessa associazione.


Ha ricevuto diversi riconoscimenti in concorsi letterari nazionali, tra i quali la segnalazione al premio Lorenzo Montano per la raccolta inedita, il terzo posto per la poesia inedita al concorso “Città di Chiaramonte Gulfi”, il primo posto per la prosa poetica e il terzo posto per il libro edito al premio di poesia “L’arte in versi”, ed è risultata finalista al Premio Bologna in lettere per la sezione “Poesia orale e performativa”.

È stata ospite di “Primo - Festival internazionale di poesia civile e contemporanea del Mediterraneo”, del festival internazionale di poesia “Pollino in versi” e di “Colpi di voce”, maratona letteraria di Bologna in lettere.

Suoi testi sono apparsi su vari blog, antologie e riviste letterarie, su “La Repubblica”, nel tredicesimo volume “Sud I poeti” e su “Secolo Donna 2023 – Almanacco di poesia italiana” (Macabor editore).

 

 


INTERVISTA ALL'AUTRICE



 

Qual è il tema centrale della raccolta?

La raccolta ruota attorno al tema dell’incompiutezza. In un mondo che ci vuole strenuamente competitivi e performanti – il mondo della perfezione plastificata –, il libro è un invito a spostare lo sguardo dal fuori al dentro, al paesaggio interiore dell’umano, è un attraversamento delle ombre che lo abitano, fino a giungere alla luce-consapevolezza dell’accettazione dell’incompiutezza in quanto istanza connaturata al vivere in questa forma terrena.

 

Come ti sei sentita quando hai visto la tua silloge pubblicata?

Compiuta. Per un attimo.

 

Come trovi l’ispirazione per le tue poesie?

L’ispirazione arriva, secondo le sue leggi e i suoi tempi, quando un particolare stato emotivo trova un’assonanza (o anche una dissonanza, un urto) con gli oggetti del reale.

 

C’è un luogo o un momento del giorno che preferisci per scrivere poesie?

Sì. In genere scrivo all’alba, nel silenzio premondo dell’alba.

 

Hai ricevuto un feedback che ti ha colpito particolarmente?

Una lettrice mi ha confidato che questo libro l’ha aiutata a superare un momento molto difficile della sua vita. Un’altra si è fatta tatuare una poesia tratta della raccolta. Il primo è stato il riscontro più prezioso che potessi ricevere; il secondo, mi ha lasciato incredula.




ROMANZO FINALISTA PREMIO NABOKOV 2024




Copertina Libro

(Sinossi)


Rita Greco scrive per stare luministicamente dentro le cose e sta dentro le cose aspettando la deflagrazione, lo scoppio del seme, la fioritura del germoglio. Su ogni sillaba aleggia un'aria di giardino dove a prevalere sono le aiuole delle "Composite", una specie botanica impronta di compostezza e complessità, sorgente puntiforme che si estende in un ricorso dolente a ciò che già si possiede, a volte un tu indefinito e trascolorante, a volte la sera del canto solitario "nella culla dolce del chissà". Tutto il paesaggio dell'incompiuto appare, minuzioso e raccolto, nello spazio di un lumen-limen, in una fiammella di preghiera, in un lirismo di stagioni dove tutto è e resta in gestazione (dalla prefazione di Alfonso Guida).

Комментарии

Оценка: 0 из 5 звезд.
Еще нет оценок

Добавить рейтинг
bottom of page